OPERE IN ESPOSIZIONE

Dettagli opere in esposizione presso Bergamo Arte Fiera 2025

BIOGRAFIA

Due occhi azzurri spalancati sul mondo, lucidi e attenti, animati da una inesauribile curiosità, un fisico minuto, un’eleganza estrosa e personale, un carattere schivo, un uomo di poche parole: Cesare Fioretti.
La passione per la pittura nacque quando, ancora bambino, la sua casa godeva delle frequentazioni di Cesare Tallone Jr, che lavorava con suo padre nella nobile arte di costruire pianoforti, figlio del grande artista Cesare (Savona 1853-1919), allora direttore dell’Accademia Carrara di Bergamo.
Un ricordo di infanzia caro a Cesare Fioretti lo vede, accanto a suo padre, in visita alla Cappella Colleoni di Bergamo, rapito dal fascino dei luoghi, ma soprattutto dalla passione con la quale il babbo gli illustrava l’intorno.
Amicizie, frequentazioni ed incontri che lo avvicinarono alla pittura, così che, da autodidatta, iniziò a dipingere. In seguito, frequentò i corsi serali di disegno e pittura nello studio del pittore bergamasco Pietro Urbani.
Una vita dedicata alla ricerca di ciò che potesse correttamente rappresentare la sua idea della bellezza, prima attraverso gli abiti, in qualità di titolare di una sartoria, in seguito avvicinandosi, all’antiquariato ed all’acquisto di oggetti d’arte.
Nel 1963, in un viaggio a Parigi, fu colpito dal lavoro di Malevic’ e dei futuristi Italiani.
Venne in seguito a contatto con gli artisti geometrici della scuola di Como: Mario Radice, Manilo Rho, Aldo Galli e i suoi stilemi passarono dal figurativo all’astrattismo costruttivista geometrico.
Visionario e lungimirante, anticipatore dei tempi e conseguentemente per lungo tempo incompreso, seppe riconoscere artisti emergenti in Europa ma ancora pressoché sconosciuti nella nostra città. Con la sua “Galleria dei Mille”, fondata nel 1968, tentò di avvisare Bergamo, agli inizi degli anni ’70, che il mondo dell’arte stava cambiando ed assumendo modalità di espressione atipiche, differenti, ma non per questo meno efficaci, per esprimere emozioni, concetti e situazioni attraverso immagini e gesti.
Nacquero così la mostra personale di Lucio Fontana nell’aprile del 1971 e diverse mostre collettive con opere di molti artisti, nazionali ed internazionali, di spicco.
Un incontro veramente decisivo fu quello con Nino Calos, artista di arte cinetica, fu lui ad introdurlo nella realtà parigina dell’avanguardia, a dargli la possibilità di conoscere artisti affermati, critici e storici d’arte francesi e italiani.
Inizialmente Cesare Fioretti divideva il suo tempo tra l’impegno di gallerista e la pratica della pittura, ma nel 1976 decise di lasciare la Galleria dei Mille per dedicarsi più attivamente alla pittura.
Artista geometrico, ha saputo rappresentare nelle sue opere armonia, colore, equilibrio e garbata eleganza.