OPERE IN ESPOSIZIONE

Dettagli opere in esposizione presso Bergamo Arte Fiera 2025

BIOGRAFIA

Camillo Campana è nato a Bergamo il 30 aprile 1922. Nel 1939 consegue la licenza di disegnatore tecnico presso l’istituto tecnico industriale di Stato “Paleocapa” di Bergamo.

Nel 1940 ha lo studio nella torre di via Tassis in Bergamo alta, dove lavorerà fino al 1987. Tra il 1943 e il 1947 è allievo restauratore nella bottega di Pietro Rinaldi. Nel 1947 si iscrive all’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo.

Nel 1949 esegue restauri su opere antiche nelle sale della pinacoteca di Brera a Milano, sotto la direzione di Mauro Pelliccioli, con il quale collabora l’anno successivo in altri lavori di restauro a Roma.
Nel 1952 ottiene il diploma di capo d’Arte per la decorazione pittorica murale e plastica all’Istituto Statale d’Arte “A. Venturi” di Modena e nel 1953 il diploma dell’Accademia Carrara di Bergamo, diretta da Achille Funi.

Dal 1954 al 1978 insegna educazione artistica.

La sua prima produzione, rivolta al paesaggio e alla figura, manifesta un orientamento espressionista, accentuato dai primi anni cinquanta per l’uso di colori sempre più vivaci. Nel 1951-1952 espone alla IV Quadriennale di Roma.

Nel 1958 distrugge gran parte della sua produzione figurativa. Da allora si pone in una condizione di massima disponibilità all’uso di tecniche inconsuete e materiali nuovi. Realizza composizioni in materie plastiche, collage con sovrastampe, composizioni in sottile tubolare al neon, sintetizzando diverse ascendenze culturali che hanno la loro matrice nella sperimentazione di materiali alternativi, originalmente avviata dalla ricerca artistica italiana degli anni cinquanta.

Campana è sempre stato un assiduo frequentatore del circuito espositivo nazionale, non mancando un’edizione della biennale di Venezia e seguendo con continuità le proposte delle più aggiornate gallerie milanesi. Nella sua articolata ricerca, che conduce prevalentemente in una sfera privata, acquista sempre più risalto il colore che, nel farsi smagliante, compone strutture complesse dalla configurazione sempre più serrata.

Agli inizi degli anni settanta, Campana inizia a usare colori fluorescenti, accesi da incantati bagliori per l’esposizione alla luce della lampada di Wood. L’approfondimento dell’analisi sull’energia sprigionata dal colore-luce lo porta, negli anni ottanta, alla realizzazione di opere caratterizzate da una forte irradiazione di colore. Tra le sue rare, ma qualificate uscite espositive, oltre a quella della quadriennale di Roma del 1951/52, la partecipazione ripetuta ai premi Città di Monza e Spoleto, la Permanente di Milano, il Palazzo della Ragione di Bergamo, le Gallerie Lorenzelli (1962) e Dossi (1985) a Bergamo.

Nel 1958 Campana fu protagonista del cortometraggio La tela di Domenico Lucchetti, presentato al festival nazionale di Montecatini nel 1959; il film ottenne la coppa FEDIC per la migliore fotografia. Il film documentava il passaggio dell’artista dal figurativo all’informale.

Nel 1977 Campana fu scelto da Elda Meani, quale protagonista, per una performance allestita nello stesso anno all’Università Statale di Milano, con un grande fotomontaggio in cui le opere di Campana “invadono” Piazza Vittorio Veneto a Bergamo.

Campana muore a Bergamo il 15 gennaio 1994.